A 10 giorni dal fallito ratto di Napoli, nuovo episodio a Catania.
Donna aggredita nel parcheggio del supermercato da rom che cercano di strapparle la figlia. Arrestati con le accuse di sequestro di persona, sottrazione di minore e violenza privata
San Giuseppe La Rena (Italia) – Ormai è uno stillicidio: un altro tentativo di rapimento di un bambino è accaduto in Italia, in provincia di Catania.
Il fatto è avvenuto nella giornata di giovedì, ma la questura ha mantenuto sino ad oggi il massimo riserbo, per verificare la piena attendibilità di una notizia di alto impatto sociale. Alla fine poliziotti e magistrati, esaminate circostanze e testimonianze, hanno dovuto riconoscere che il tentativo di rapimento di un bimbo, l’ennesimo da parte di zingari, c’è stato davvero.
PRETESTO DELL'ELEMOSINA.
Ed è con l’imputazione di sequestro di persona che due rom sono stati arrestati. Sono accusati del tentativo di rapimento di una bambina di tre anni nel centro commerciale Auchan di San Giuseppe La Rena, provincia di Catania.
La piccina era con la mamma, intenta a fare la spesa. A un certo punto, si è avvicinata una zingara che ha gettato uno sguardo sulla bambina col pretesto di chiedere l’elemosina. La madre, anche cortesemente, si è rammaricata di non avere spiccioli e la zingara si è allontanata.
AGGREDITA NEL PARCHEGGIO.
Poco dopo la donna è uscita dal centro commerciale e si è diretta al parcheggio. Qui, mentre stava caricando la spesa nella sua vettura, è stata aggredita dalla zingara di prima e da un uomo, un altro rom accorso a darle man forte.
I due nomadi hanno cercato di strapparle la bambina evidentemente allo scopo di caricarla su una vettura parcheggiata nei dintorni.
La veemente reazione della madre e le urla della piccina hanno indotto i rapitori a desistere dal rapimento, allontanandosi in fretta.
PRESI DALLE VOLANTI.
La donna, però, che è moglie di un ispettore di polizia, ha chiamato il marito col cellulare e, nel giro di pochi attimi, sul luogo sono piombate le volanti del commissariato San Cristoforo che hanno intercettato i due zingari. I due nomadi sono stati tratti in arresto con le pesanti accuse di violenza privata, sottrazione di minore e tentato sequestro di persona.
(www.ilpadano.com del 20 maggio 2008)
La commissione Ue condanna la violenza contro i rom: "Tutti i comunitari hanno gli stessi diritti"
"La Commissione europea respinge ogni assimilazione dei rom ai criminali, e gli Stati membri si mostrino come esempio di lotta al razzismo e alla xenofobia punendo i responsabili degli attacchi a queste comunità".
Lo ha detto il Commissario europeo agli Affari Sociali Vladimir Spidla aprendo il dibattito straordinario dell'Europarlamento sulla situazione dei rom in Italia e in Europa.
Spidla ricorda che gli episodi recenti in Italia di violenza contro i rom "sono accaduti in numerosi Stati membri", e che è "evidente a tutti lo stato di indigenza, di emarginazione, di disoccupazione, di bassa istruzione, che portano a sofferenza e tensioni sociali che spingono questa comunità al margine della società, il che fa anche perdere una importante risorsa per l'Unione europea".
"I rom non sono meno intelligenti degli altri, nè sono dei criminali nati -ha affermato il Commissario-. La Commissione e i governi devono impegnarsi, devono fare di tutto per l'inclusione della comunità".
Affrontando i temi in discussione in Italia Spidla ha affermato che "il principio della libera circolazione è basato su principi consacrati nella legislazione dell'Unione europea e anche dalla Corte di Giustizia. I Romeni hanno la stessa libertà di movimento degli altri cittadini Ue, perchè sono cittadini dell'Unione e non possono essere trattati in modo diverso da altri. E' necessario il rispetto dei loro diritti".
Il Commissario ha ricordato le norme che regolano la permanenza dei cittadini comunitari in un Paese diverso dal loro, come nel caso che diventino un peso per il sistema sociale del Paese ospitante. "Ma nei casi di allontanamento bisogna tener conto del comportamento personale dell'individuo -ha spiegato- se qualcuno è una minaccia reale, attuale e sufficientemente grave.
Le questioni vanno esaminate caso per caso, nel pieno rispetto dello stato di diritto".
Nei riguardi dei rom il lavoro della Ue e dei governi, sostiene Spidla, "deve essere per l'inclusione nella società, per dotarli di infrastrutture, fornire loro l'istruzione, che sono competenze degli Stati. La Commissione può avere un ruolo di coordinamento".
"Fenomeni come quello di Ponticelli -ha sottolineato il commissario- chiedono uno sforzo congiunto da governi e dalla Ue, i rom hanno bisogno della nostra solidarietà per spezzare il circolo vizioso della violenza e della emarginazione. Dobbiamo offrire soluzioni durevoli con processi mirati per i quali si possono usare anche i soldi del Fondo sociale europeo".
"Il governo italiano, e gli altri governi -ha concluso Spidla- potranno poi avere un confronto con la Commissione sui risultati di questi interventi e per trarre delle lezioni".
(Da il Tempo del 20.05.2008)
Enrico Vigna